Negli ultimi anni di vita di Maometto, dopo aver sottomesso le vicine tribù pagane, i musulmani si volsero verso la vicina provincia bizantina di Tabuk. Il loro scopo era la conquista di nuove terre e il dominio sugli infedeli. Lo stesso Maometto, secondo una tradizione, quasi certamente priva di fondamenta storiche, avrebbe scritto all’imperatore bizantino Eraclio. «Il Profeta di Allah ha scritto a Cosroe (re di Persia), a Cesare (imperatore di Roma, cioè Eraclio), a Negus (re di Abissinia) e a tutti gli altri sovrani per invitarli a convertirsi ad Allah il Magnifico». Li esortò quindi ad abbracciare l’Islam, se volevano essere risparmiati.
Ovviamente nessuno accettò la proposta e poco tempo dopo la
L’Armenia cristiana non sfuggì alla conquista e si parla della riduzione in schiavitù di circa 35.000 persone). Le armate islamiche giunsero poi in Cilicia e Cappadocia:
« Essi invasero la Cilicia e si procurarono molti prigionieri, e quando arrivò Muʿāwiya ordinò che tutti gli abitanti fossero passati a fil di spada; […] Quindi, dopo aver raccolto tutte le ricchezze della città presero a torturare i capi affinché mostrassero i tesori nascosti. In quel disgraziato paese essi ridussero in schiavitù l’intera popolazione. »