Scoperto altare di duemila anni nel Golfo di Napoli

I ricercatori hanno affermato di conoscere il in precedenza, ma i recenti sviluppi e le nuove tecnologie hanno permesso loro di individuare la sua posizione esatta.

Il Nabateo era un regno nella penisola arabica con una base stabilita a Pozzuoli, dove sovrintendeva al commercio tra le civiltà in Asia e Roma.

Il ministero ha affermato che al largo del porto sono stati scoperti anche diversi magazzini ed edifici imperiali.

Questi reperti danno agli esperti una visione più approfondita della vita durante l’impero romano a Pozzuoli.

Circa 2000 anni fa, durante l’impero romano, Pozzuoli era una vivace città commerciale dotata di un porto che facilitava il commercio internazionale.

La città alla fine declinò con la caduta dell’impero romano alla fine del V secolo, secondo la Britannica.

Da allora, parti del centro cosmopolita un tempo fiorente sono state superate dal Golfo di Napoli, lasciando sommerse dall’acqua le rovine delle persone che un tempo vivevano nella città.

Dal 1800, il fondale del porto è stato un ricco sito per portare alla luce rovine e manufatti romani , tra cui lastre con dediche incise alle divinità, secondo un comunicato stampa del Ministero della Cultura italiano.

L’ultima scoperta in città comprende un tempio e due altari in marmo che un tempo appartenevano al popolo nabateo. Gli esperti hanno datato gli altari alla prima metà del I sec.

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