Vitamina B6, Valori di riferimento per la dieta: raccomandazioni sul consumo

L’EFSA ha stabilito i quantitativi raccomandati di assunzione di vitamina B6, nel contesto di un

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L’EFSA ha stabilito i quantitativi raccomandati di assunzione di vitamina B6, nel contesto di un sistematico riesame dei precedenti pareri scientifici sull’assunzione di nutrienti. Per la vitamina B6 il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui prodotti dietetici, la nutrizione e le allergie (gruppo NDA) ha stabilito i seguenti “quantitativi di assunzione quotidiana di riferimento per la popolazione” (PRI in breve):

0,3 mg per lattanti di età compresa tra 7 e 11 mesi;
da 0,6 a 1,4 mg per i bambini di età compresa tra 1 e 14 anni;
1,7 mg per uomini e ragazzi di età compresa tra 15 e 17, e 1,6 mg per donne e ragazze di età compresa tra 15 e17 anni;
1,8 mg per donne incinte e 1,7 mg per donne che allattano.
Il gruppo scientifico ha derivato i PRI per la vitamina B6 utilizzando nuovi dati sul fabbisogno medio (AR) di vitamina B6 per le donne. Il gruppo ha utilizzato tali dati per estrapolare RA per uomini, bambini, lattanti, nonché donne incinte e in allattamento, e calcolato i PRI per tutte le fasce d’età. Il gruppo raccomanda di eseguire studi sui fabbisogni di vitamina B6 per tali fasce di popolazione.

La vitamina B6 è una vitamina idrosolubile che svolge un ruolo importante nel corpo umano. Contribuisce al metabolismo energetico dell’organismo, al normale funzionamento del sistema nervoso, alla formazione dei globuli rossi e alla regolazione dell’attività ormonale. Tra gli alimenti che contengono vitamina B6 ci sono pesce, pollame, fegato, patate e , ma non gli agrumi.

L’EFSA ha ricevuto osservazioni e contributi sulla bozza di parere nel corso di una consultazione pubblica durata 6 settimane.

efsa.europa.eu

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Cos’è la VITAMINA B6

La piridossina, il piridossale e la piridossamina (e i corrispondenti esteri 5′ fosfati tra cui il più noto è il piridossalfosfato) sono le forme con cui si presenta la vitamina B6. Tutte e tre sono derivati piridinici che si differenziano tra di loro per i diversi gruppi funzionali sostituenti che si trovano, rispetto all’atomo di azoto, in posizione para. La vitamina B6 venne scoperta nel 1935 quale fattore in grado di prevenire la pellagra sui ratti e venne così denominata in quanto fu il sesto fattore, appartenente al gruppo B, che venne descritto. Talvolta viene indicata come vitamina Y. Le forme della vitamina B6, detta anche adermina, sono stabili al calore soprattutto in acido ma vengono decomposti dalla luce o da sostanze ossidanti.

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