Italia contro il cibo sintetico, vediamo i motivi

Gli investimenti nel campo del sintetico stanno crescendo in modo esponenziale, i quali arrivano dal settore hitech e dalla nuova finanza mondiale, quella che, ad esempio, sostiene anche con voluminose, fra le varie, il settore medico-scientifico (leggasi vaccini, sperimentazioni di vario tipo, ed altro).

I protagonisti di questa , dedita al sintetico, sono ad esempio alcune delle più note fondazioni, come quella di Bill Gates (fondatore di Microsoft), Eric Schmidt (cofondatore di Google), Peter Thiel (co-fondatore di PayPal), Marc Andreessen (fondatore di Netscape), Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!), Vinod Khosla (Sun Microsystems).

Gli studi su alternative alimentari sorgono dal fatto che, sulla terra vivono miliardi di bipedi umani ed essi necessitano di un fabbisogno quotidiano quanto meno decente.

La storia della carne artificiale ha già ricevuto investimenti voluminosi, basti pensare che, nel non lontano 2020, ben 366 milioni di dollari sono stati spesi in analisi, studi scientifici, ecc.

Le interviste svolte nel 2021 in , in piena pandemia, riferivano sulla mancanza di fiducia inerente a cibi creati in laboratorio, con cellule staminali in provetta, quando poi una gran parte di persone si sono fatti inoculare un siero sperimentale in nome della cosiddetta salute.

Indi per cui è evidente un problema di lana caprina, oltre di ignoranza nella materia, fatica nel documentarsi sui libri od internet, chiedere a fonti autorevoli, comunque la maggior parte della filiera carnivora si vedrebbe ridotto il business.

Il problema non è il cibo Frankestein o Zombie, sintetico, artificiale, o altro, come viene definito, non è mangiare insetti in farine che, poi ridicoli anche su questo, basta scavare un pò e si scopre, ad esempio, la birra rossa per additivo ha la cocciniglia, ben nota in tutto il mondo, il cui uso è anche in altro, come i dolci ed in alcuni cosmetici come il rossetto (ad esempio).

Viene fuori che la Soia è osteggiata perché altrimenti il latte verrebbe buttato, quindi i vegani si devono accollare il 22% dell’IVA contro quello della mucca.

Non facciamo tanto gli schifignosi quando i carnivori mettono nel loro piato, come minimo 500 grammi di insetti, ogni giorno: informatevi, documentatevi.

I vegetariani, come anche i vegani, sono abituati a mangiare prodotti naturali e campano ugualmente, trovando proteine, carboidrati, vitamine e minerali in ciò che la natura ha in abbondanza e porge il fabbisogno nutritivo necessario quotidiano.

Ovviamente fa’ un pò effetto parlare di cibo sintetico perché esso, per sua natura è poroso, modificato, in continua evoluzione.

Uno studio di AT Kearney ha rivelato che nel 2040, mangeremo più carne sintetica e vegetale, rispetto alla carne di origine animale (peraltro quella attuale con tutti i sieri iniettati agli , non è poi salutare al 100%).

Quindi, tanto per essere ancora più chiari, la combinazione di materie prime vegetali per restituire la consistenza e il sapore della carne vera, o la clonazione di cellule estratte dagli animali, vengono fatte riprodurre da quelle naturali, per ottenere gli stessi tessuti in vitro.

La definizione di carne sintetica è INESATTA. In commercio esiste già la carne a base di vegetali, proposta in alcuni menu: Impossible Burger, Beyond Meat, Heura Burger.

Nel luglio 2020 la KFC, in collaborazione con l’azienda russa 3D Bioprinting Solutions, ha stampato i suoi nuggets di pollo e testati in locali a Mosca ove alcuno si è accorto della differenza, esperti di cibo compreso.

Prendiamo un’altro esempio di cibo cosiddetto sintetico ? Le uova vegetali che, guarda caso strano, hanno registrato un buon appeal sui consumatori. Vengono principalmente create da piante, le più famose sono le Vegan Egg di Follow Your Heart in vendita negli USA da Whole Foods, ottenute dalla polvere di alghe e ora da quella di soia.

Le associazioni di categoria ovviamente fanno il tifo per avere prodotti naturali, nel contempo però nascondono alcune soluzioni che i consumatori di tutto il mondo, in particolare quello più evoluto, gustano prodotti cosiddetti erroneamente sintetici.

Prendiamo il miele sintetico ? Una prova è stata realizzata nel 2019 da un team del Technion, l’istituto per la di Israele, e ha vinto la medaglia d’oro all’IGEM, International Genetically Engineered Machine.

Gli studenti hanno replicato in laboratorio il metabolismo che porta l’ape a produrre il miele, grazie all’utilizzo di determinati batteri, e hanno ottenuto un miele artificiale biochimicamente identico a quello reale.

Si avete letto bene…i d e n t i c o…a quello reale.

Si parla di cibo sintetico, ma vogliamo seriamente parlare dei prodotti edulcorati con additivi che vengono anche camuffati con la scritta ‘Aromi’…e quando chiedi cosa sono all’azienda X o Y ti minacciano dicendo che non siamo -uniformati agli altri media- ?

Michele Simon, direttrice esecutiva della Plant Based Foods Association, in un’intervista a Bloomberg, ha detto:”La maggior parte delle persone non si preoccupa finché la loro torta ha un bell’aspetto”.

Il processo riproduttivo dei tessuti cellulari è perfettamente naturale, da un punto di vista . Smettete di raccontare balle. Dite la verità!

Fonti inserite nel testo dell’articolo.

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